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Osteoporosi: se la conosci, la previeni



Campagna di prevenzione di Spi e Cgil di Roma e Lazio
31/5/2010 9:35
Roma - Dieci domande per scoprire se siamo a rischio osteoporosi. Spi e Cgil di Roma e Lazio avviano la campagna di prevenzione e cura dell’osteoporosi. Parte con la distribuzione di un questionario messo a punto dalla Fondazione nazionale per l’osteoporosi, la campagna di prevenzione, sensibilizzazione e azione su questa patologia, che lo Spi Cgil di Roma e Lazio ha presentato a Roma, nella sede della Regione, nel corso del convegno ‘Dare salute a costo zero’, organizzato insieme alla Cgil di Roma e Lazio. La scheda con le dieci domande è stata redatta seguendo il criterio della chiarezza e della semplicità, in modo da favorire l’autocompilazione anche da parte delle persone anziane, le più soggette a questa forma di malattia. L’indagine clinico statistica partirà a breve e inizialmente coinvolgerà tre Asl della regione.
Osteoporosi, un problema per donne e uomini anziani In tutto il mondo si promuovono iniziative per combattere l’osteoporosi, patologia diffusissima che colpisce in special modo le donne. Oltre a costituire un problema per la salute, l’osteoporosi porta a una spiccata fragilità delle ossa che compromette spesso in modo grave la qualità di vita di chi ne soffre. Inoltre, fatto di particolare rilievo, più l’osso è fragile, maggiore è la probabilità che in caso di caduta, anche banale, o urto violento, si riporti una frattura. Peraltro, in stadi avanzati si possono riportare fratture spontanee, ovvero senza cause apparenti. Tenendo conto che le cadute, specie quelle che avvengono in casa, sono frequentissime nei soggetti anziani, ben si comprende come prevenendola, o rallentandone il corso, si possa evitare un numero incredibilmente alto di eventi traumatici i cui costi sanitari e sociali sono rilevanti. 2020: nove milioni di ultrasettantenni Soprattutto di fronte all’aumento costante della popolazione anziana in Italia: secondo le stime dell’Istat, nel 2001 i soggetti di 70 o più anni erano 7.448.915 (12.9 per cento della popolazione); nel 2010, 8.930.606 (15.2 per cento); nel 2020 ne sono previsti più di 10 milioni (17.7 per cento della popolazione). Bastano questi dati a far comprendere – hanno precisato esperti e specialisti intervenuti al convegno – quanto sia importante cercare di sensibilizzare gli anziani sul problema dell’osteoporosi, come pure identificare i soggetti a maggior rischio per poterli indirizzare verso abitudini di vita più sane e, quando necessario, per intervenire precocemente con terapie specifiche se la patologia fosse già in corso.



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