Roma– Oggi, 31 Maggio si celebra la “Giornata Mondiale contro il Tabacco”, colpevole, secondo i dati raccolti dall’OMS, di mietere vittime soprattutto tra la popolazione di sesso femminile. Anche l’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) sembrerebbe confermare la veridicità dei risultati emersi dall’indagine, puntualizzando come nei decessi di melanoma al polmone siano proprio le donne ad aver subito un aumento del 1,5%, a fronte di una diminuzione da parte dell’universo maschile che ha registrato un -2%. L’organizzatore dell’evento, Douglas Bettcher, ha affermato: “la strategia di mercato dell’industria del tabacco sta avendo i risultati desiderati, sempre più ragazze iniziano a fumare. Questo è un campanello d’allarme molto serio”. Nel mirino delle accuse, infatti, ci sono le agenzie di pubblicità che, da un po’ di anni a questa parte, producono spot accattivanti per attrarre un target femminile, producendo maggiori introiti, visto l’allargamento del mercato di riferimento. “L’industria del tabacco sta investendo molto sulle pubblicità seducenti che mirano a conquistare le donne, specialmente nei paesi a reddito basso o medio – sottolinea il direttore dell’iniziativa – le pubblicità cercano di imbrogliare le donne, facendo loro credere che l’uso del tabacco sia associato alla bellezza e all’emancipazione”. Una possibile soluzione, però, sembra arrivare dalla genetica. Un’equipe di scienziati ha individuato delle sequenze modificate di DNA presenti negli individui che aspirano abitualmente tabacco, dichiarando di poter identificare una terapia farmacologica in grado di diminuire gli effetti nocivi derivati dal consumo di sigarette. Ciò potrebbe rappresentare una soluzione alternativa capace di arginare il problema e limitare i danni alle persone.
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