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Scoliosi Giovanili



Isico presenta i risultati al Congresso di Montreal
19/5/2010 16:58
Milano - Il trattamento riabilitativo conservativo è un'arma fondamentale nelle scoliosi giovanili, ossia quelle scoliosi che colpiscono i bambini fra i 4 e i 10 anni in percentuali che sono dal 12 al 21% sul totale. Esercizi e corsetto sono in grado di cambiare la storia naturale nelle scoliosi giovanili, stabilizzando le curve (che hanno la tendenza a peggiorare notevolmente durante il picco puberale, fra i 10 e 13 anni), evitando ulteriori peggioramenti, e mantenendo, dopo la crescita, la correzione raggiunta e scongiurando l'intervento chirurgico nei casi più gravi.
"Solo il 10,5 % dei ragazzi da noi curati ha superato l'adolescenza con curve al di sopra dei 45° Cobb - commenta la dott.ssa Claudia Fusco, fisiatra e ricercatrice Isico- e se è chiaramente emerso un naturale peggioramento (il 51,3% dei pazienti ha avuto un peggioramento oltre i 6° durante la pubertà), il 92% dei ragazzi ha superato l'adolescenza evitando l'intervento chirurgico". Il risultato è emerso da due studi retrospettivi che Isico, Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale, illustrerà nei prossimi giorni a Montreal, in Canada, in occasione del 7° Congresso Internazionale sul Trattamento Conservativo delle Deformità della Colonna (20-22 maggio). L'appuntamento, organizzato da Sosort (International Society on Scoliosis Orthopaedic and Rehabilitation Treatment), è il più autorevole per quello che riguarda il trattamento conservativo delle deformità spinali, tanto da richiamare numerosi ricercatori da tutto il mondo. Alcuni dei ricercatori Isico sono stati fra i fondatori di Sosort e il centro stesso ospiterà il Congresso targato 2012. Quest'anno saranno illustrati oltre settanta lavori di ricerca e Isico sarà in prima linea dato che gli specialisti del Centro Italiano presenteranno 10 relazioni e una lezione. Tra questi sicuramente i dati sulla scoliosi giovanile sono una novità assoluta in letteratura e i due studi sul tema sono tra i primi a livello internazionale e i primi in campo italiano. "Non scordiamoci che la storia naturale di queste curve è di arrivare sempre oltre i 50-60°, con un destino chirurgico. - spiega il dott. Stefano Negrini, direttore scientifico di Isico - Fino a questo momento si è posta sempre poca attenzione, in letteratura, a quelle che possono essere le potenzialità di un trattamento riabilitativo conservativo nelle scoliosi giovanili: prova ne è la mancanza di studi al riguardo. Molto spesso l'approccio è "wait and see", "aspettare e vedere" cosa succede dopo il picco puberale, ma partendo dalla conoscenza comune che le scoliosi in pubertà hanno la tendenza a peggiorare, in base ai nostri studi, il trattamento riabilitativo conservativo ha la possibilità di portare a dei risultati positivi, in grado di essere mantenuti a fine crescita". I due studi hanno preso in considerazione nel primo caso 30 pazienti giunti a fine terapia, trattati sia con corsetto sia con corsetto ed esercizi, nel secondo 76 pazienti, suddivisi in tre gruppi a seconda della gravità della curva scoliotica. E' emerso che è possibile controllare la tendenza naturale a peggiorare delle curve durante la pubertà e là dove il trattamento è stato più precoce e impegnativo (proprio per la gravità della curva, di solito al di sopra dei 30°) si è anche riscontrato un miglioramento maggiore. "E' esemplare il caso di una ragazza che abbiamo cominciato a seguire fin da bambina - racconta la dott.ssa Fusco - Anna (nome immaginario) è arrivata al nostro Centro per una scoliosi lieve, in un primo tempo ha cominciato con i soli esercizi poi è passata al corsetto Cheanau e quindi durante l'accrescimento al corsetto lionese infine allo Sforzesco, con aumento dell'indossamento (da 12 a 18 ore giornaliere). Il picco di peggioramento, registrato a 12 anni, si è gradualmente stabilizzato mentre la curva è scesa. Attualmente Anna, 16 anni, indossa il corsetto 11 ore, la sua curva che era arrivata ad un picco di 41° è diminuita a 34° e nel giro di due anni toglierà il corsetto. Per noi e Anna è stato un successo". Al Congresso Isico sarà presente anche con uno studio sull'utilità degli esercizi SEAS (messi a punto dall'Istituto) verificata a fine crescita, due studi su nuovi strumenti di misura, una valutazione biomeccanica dell'autocorrezione (momento fondamentale degli esercizi) ed una lezione sul trattamento della scoliosi degli adulti, altro campo sinora molto ignorato in letteratura. Chi è Isico? Dal 2002, anno della sua fondazione, l'Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale (ISICO) promuove e sviluppa un approccio innovativo nell'ambito del trattamento riabilitativo non chirurgico delle patologie della schiena, dal bambino all'anziano. ISICO si distingue per un modello di sanità all’avanguardia non solo nella quotidiana attività clinica ma anche per lo sforzo costante nella ricerca e formazione e per l'uso delle nuove tecnologie. Questo significa favorire un approccio su basi scientifiche, ad alta specializzazione, sia all'interno dei propri centri sia ponendosi come "ponte" di collegamento fra le strutture del territorio e il mondo della ricerca e delle imprese.



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