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Occhi “fuori dalle orbite”



Primo convegno italiano dedicato all’orbitopatia tiroidea
19/5/2010 16:38
Fiano (TO) Endocrinologi, radiologi ed oculisti a confronto per la prima volta sulle novità relative al trattamento della orbitopatia tiroidea, un disturbo che causa alterazioni importanti nell’orbita oculare. Il convegno “Oftalmopatia Basedowiana”, che si svolgerà sabato 29 maggio a Fiano (Torino), vuole puntare i riflettori su una delle conseguenze più frequenti, ma anche poco conosciute, delle alterazioni a carico della funzionalità della tiroide, in particolare del morbo di Graves.
«Il problema colpisce soprattutto le giovani donne che, in pochi mesi, possono ritrovarsi con gli “occhi in fuori” – afferma Francesco Bernardini, chirurgo oculoplastico organizzatore dell’evento insieme a Renata Migliardi, oculista di Torino, ed Ezio Ghigo, direttore della cattedra di endocrinologia delle Molinette di Torino -. Si tratta di alterazioni importanti che compromettono in modo significativo l’estetica, e che possono intaccare anche la vista e le funzioni oculari. A soffrirne sono soprattutto le persone con una familiarità per le malattie della tiroide e le conseguenze sull’occhio sono più gravi nei fumatori, e sembrano essere anche dose-dipendente; più sigarette si fumano e più è grave la manifestazione oculare».Quasi sempre le pazienti affette richiedono un trattamento per la riabilitazione estetica, cioè hanno il desiderio di ritornare come prima della malattia e ciò non è quasi mai raggiungibile con farmaci, steroide o altro. Nel convegno si parlerà di importanti novità riguardanti il trattamento dell’orbitopatia tiroidea, che consentono di risolvere il problema in modo mini invasivo e senza complicazioni. I dati. Un italiano ogni 10 soffre di problemi alla tiroide, con un’incidenza più elevata tra le quarantenni. L’orbitopatia tiroidea colpisce colpita una donna ogni 6 mila, in età compresa tra i 35 e i 60 anni. I dati, che si riferiscono agli Stati Uniti, sono simili alla situazione italiana, dove non esistono ancora statistiche ufficiali. Secondo uno studio condotto dal Dipartimento di Oftalmologia della Mayo Clinic di Rochester nel Minnesota nel 1995 e pubblicato sull'American Journal of Ophthalmology, ci sono 16 nuovi casi ogni 100mila abitanti all'anno per quanto riguarda le donne, mentre la percentuale si abbassa a tre nuovi casi ogni 100mila abitanti l'anno per i maschi con un rischio 85% maggiore per le femmine. Nelle donne il picco d'età di incidenza è tra i 40 e i 44 anni e tra i 60-64 anni, mentre per gli uomini dai 45 ai 49 e dai 65 ai 69. Francesco Bernardini - Profilo Professionale Laureato con lode in Medicina e Chirurgia all’Università di Genova, Francesco Bernardini ha conseguito il Diploma di specializzazione in Oftalmologia all’Università di Genova. Dopo l’abilitazione professionale per gli Stati Uniti (1996), ha ottenuto una fellowship clinica di 2 anni in Chirurgia oculoplastica, ricostruttiva e orbitaria all’Università di Cincinnati in Ohio, Stati Uniti. È socio della Società oftalmologica italiana (Soi), Società italiana di chirurgia oftalmoplastica (Sicop), American Academy of Ophtalmology (Aao), European Society Oculoplastic reconstructive surgery (Esoprs) e American Society Oculoplastic reconstructive surgery (Asoprs). Attualmente è libero professionista, consulente in diversi ospedali di Genova e Torino ed è professore a contratto per la chirurgia dell’orbita e delle palpebre all’Università di Genova. Ha partecipato come relatore a corsi e congressi internazionali in Italia e in tutto il mondo, ha organizzato 3 congressi internazionali in Italia e ha all’attivo una ventina di pubblicazione su riviste internazionali. I suoi studi privati si trovano a Genova, Torino e Milano (www.oculoplasticabernardini.it).



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