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Nuova macchina multifunzionale per il trattamento della calcolosi urinaria



Istituto Neurotraumatologico Italiano
11/5/2010 9:44
CANISTRO (AQ) -La Divisione di Urologia della Clinica INI di Canistro si è dotata di una nuova macchina multifunzionale per il trattamento della calcolosi urinaria; si tratta del nuovo litotritore extracorporeo-tavolo radiologico Dornier “Gemini” presentato ad ottobre 2009 al congresso mondiale WCE tenutosi a Monaco di Baviera; dopo quello di Monaco è il secondo esemplare in funzione in Europa. Il “Gemini” è una “workstation multifunzionale” di ultima generazione completo di doppio sistema di puntamento radiologico ed ecografico, apparecchiatura dedicata alla litotrissia extracorporea ma anche alle manovre di endourologia e percutanee.
Il litotritore è la ben nota macchina in grado di frantumare i calcoli renali; è una apparecchiatura che negli ultimi anni ha letteralmente cambiato il corso storico di una malattia, la calcolosi, dagli elevatissimi costi biologici e sociali, visto che rappresentava la prima causa urologica di insufficienza renale. A Canistro nell’ambito della Divisione di Urologia è operativa dal 1988 la “unità centralizzata per la diagnosi e terapia della calcolosi urinaria”, e il litotritore ha sempre costituito ovviamente il cuore di tale unità; in questi 22 anni sono stati effettuati migliaia di interventi su pazienti provenienti praticamente da tutta Italia ed il litotritore è stato sostituito via via con modelli al top. Con il “Gemini” si è raggiunta la massima espressione tecnologica nel campo della calcolosi urinaria grazie alla straordinaria efficienza sia del sistema di puntamento che del sistema di erogazione delle onde d’urto. L’ampio accesso al paziente da tutti i lati del tavolo operativo facilità sia il posizionamento dei pazienti obesi o gravemente immobilizzati che la maneggevolezza per l’esecuzioni di tutte quelle procedure eco-guidate, come ad esempio la puntura del rene. Inoltre un ottimo angolo di visione dei monitor LCD collocati su braccio snodabile e il facile accesso al rack opzionale per la strumentazione endoscopica consentono un valido impiego del “Gemini” anche nelle procedure endourologiche. Grazie all’ottimizzazione dei parametri prestazionali di questo generatore, il paziente può rimanere in comoda posizione supina per tutte le applicazioni di litotrissia extracorporea, e questo si deve alla duplice possibilità di posizionare la sorgente di onde d’urto sia sopra che sotto il tavolo operativo. Eccellente si dimostra sia la qualità d’immagine del sistema radiologico con bassa dose di radiazioni emesse, che la qualità dell’immagine ecografica grazie all’accoppiamento diretto della sonda al paziente, senza interferire con strati intermedi; inoltre, poiché la sonda ecografica è posta al di fuori del campo delle onde d’urto non vi sono interferenze ed interazioni



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