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Novità diagnostiche e terapeutiche sulle malattie della tiroide
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SIENA
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9/12/2009 12:51
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SIENA - Le novità diagnostiche e terapeutiche sulle malattie della tiroide in tre giornate di studio. Il convegno inizia domani al Centro didattico del Policlinico Le Scotte.
Medici, infermieri e altri operatori sanitari provenienti da tutta Italia saranno all’Università di Siena per confrontarsi sulle novità diagnostiche e terapeutiche delle malattie della tiroide: dal 10 al 12 dicembre si tiene presso il Centro didattico del Policlinico le Scotte il "III Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana della Tiroide (AIT)".
L’evento, che si svolgerà per la prima volta a Siena e la cui organizzazione è stata affidata alla sezione di Endocrinologia dell’Ateneo senese diretta dal professor Furio Pacini, chiamerà a raccolta i maggiori esperti italiani ed alcuni prestigiosi ospiti straneri, il professor Yaron Tomer di New York e il professor Belur S. Prabhakar di Chicago, che si confronteranno sul tema delle malattie della tiroide che negli ultimi anni, per il loro progressivo e costante aumento, stanno assumendo grande rilevanza, richiamando l’attenzione non solo della comunità scientifica ma anche della pubblica opinione.
Il programma prevede sessioni di incontro con gli esperti e simposi, nel corso dei quali saranno presentati i più recenti studi sulle principali malattie della tiroide. Le novità si preannunciano numerose. Riguardo l’aspetto diagnostico, saranno presentate nuove tecniche di immagine come l’elastografia, una metodica diagnostica che utilizza gli ultrasuoni per individuare e caratterizzare le proprietà di elasticità e di durezza dei noduli tiroidei al fine di individuare quali noduli tiroidei sono benigni e quali maligni. Saranno inoltre presentate le nuove tecniche diagnostiche che permettono di associare la ricerca di mutazioni genetiche di oncogeni noti responsabili dei tumori della tiroide sul materiale ottenuto con l’agoaspirato tiroideo tradizionale. Verranno inoltre analizzati gli aspetti più controversi delle strategie terapeutiche, come ad esempio l’uso del radioiodio nella patologia tiroidea benigna come il gozzo multinodulare o le modalità di utilizzo della terapia ormonale tiroidea. Saranno inoltre presentati gli ultimi risultati ottenuti con l’utilizzo di nuovi agenti farmacologici in grado di agire direttamente sui processi specifici implicati nella cancerogenesi tiroidea, la cosiddetta “target-therapy”, che nei risultati preliminari sembrano offrire buone risposte terapeutiche, rispetto alle terapie convenzionali, con scarsi effetti collaterali.
E’ inoltre prevista una specifica sessione che prevede l’incontro con le varie Associazioni dei pazienti affetti da malattie tiroidee, con l’obiettivo di creare le basi
per un rapporto dialettico e chiaro tra medico e paziente, e di migliorare la compliance e l'efficacia del percorso terapeutico.
Un aspetto importante che verrà analizzato sarà inoltre quello della carenza iodica che è ancora diffusa su gran parte del territorio nazionale ed è il maggior responsabile della formazione del gozzo e dei noduli tiroidei. L’utilizzo del sale iodato è la soluzione proposta dall'organizzazione mondiale della sanità per sradicare i disordini da carenza iodica e pertanto saranno discussi e affrontati nel corso del convegno le soluzioni per promuovere la campagna di sensibilizzazione su questo importante tema.
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