ROMA - La Commissione nazionale per la formazione continua nella seduta del 21 luglio ha licenziato il documento che delinea le modalità di accreditamento dei provider e di erogazione della formazione a distanza. Il documento è frutto delle riflessioni delle Sezioni istituite all’interno della Commissione, arricchite dal contributo del Comitato tecnico delle Regioni, organismo operante in seno alla prima Sezione della Commissione stessa. Il programma ora attende l’approvazione della Conferenza Stato-Regioni. L’accreditamento dei provider sarà affidato alla Commissione nazionale o alle Regioni e Province autonome a seconda dell’ambito di attività del provider medesimo. Lo stesso ente accreditante verificherà, nel tempo, la persistenza dei requisiti di accreditamento, con particolare riferimento anche alla qualità della formazione erogata. Il provider dovrà presentare un piano annuale, contenente l’offerta formativa che intende erogare.
La Segreteria della Commissione, operante presso l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali curerà tutti gli aspetti procedurali necessari per assicurare la partenza del nuovo sistema. Potranno accedere all’accreditamento i soggetti pubblici e privati erogatori di prestazioni sanitarie o operanti nel campo della formazione. Al fine di assicurare l’indipendenza del sistema di formazione continua da interessi commerciali, la Commissione ha, altresì, deliberato l’istituzione al suo interno di un Comitato di Garanzia.
Nella fase di passaggio al nuovo regime verrà, comunque, mantenuto il sistema di accreditamento degli eventi.
Il viceministro Ferruccio Fazio ha espresso grande soddisfazione per il clima di collaborazione tra le componenti ministeriali, regionali e professionali riscontrato nel corso dei lavori e ha annunciato che il documento sarà presentato in occasione della Conferenza nazionale sulla formazione continua che si tiene a Cernobbio nel mese di settembre.
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