ROMA - Una manifestazione nazionale di tutti i medici italiani, il ricorso alla Corte Costituzionale, una
raccolta di firme da presentare al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per denunciare la politica del Governo che fa dei medici del Servizio sanitario nazionale professionisti di serie B.
Questa la risposta che il segretario nazionale dell’Anaao Assomed, Carlo Lusenti, proporrà tra settembre e ottobre «di fronte all’ennesima ingiustizia perpetrata nei confronti della categoria medica dal Governo che ha approvato in via definitiva la legge che consente alle Aziende di “licenziare” i medici con 40 anni di contribuzione con l’eccezione, di dubbia costituzionalità, degli universitari e dei direttori di struttura complessa».
«Malgrado il nostro impegno, le proteste e gli appelli unitari dell’Intersindacale medica e veterinaria, i dubbi di alcuni ministri e le ripercussioni sul bilancio Inpdap, valutabili in un aggravio di spesa di circa 3 miliardi di euro – ha affermato Lusenti - i sostenitori della rottamazione (e perché no, di un Ssn declassato ed impoverito) ben rappresentati nel Governo hanno scritto la parola fine con il 23simo voto di fiducia al decreto legge anti-crisi, che ha vanificato qualsiasi possibilità del Parlamento di contrastare questa decisione ostinata e per certi versi ossessiva del Governo che ha voluto a tutti i costi infliggere l’ennesima ed incomprensibile punizione alla
categoria».
Secondo l’Anaao, in netta controtendenza rispetto alle politiche previdenziali e contro l’interesse dei cittadini, il Ssn sarà progressivamente impoverito di risorse umane e professionali, si produrranno sempre più vistosi vuoti delle dotazioni organiche con gli inevitabili e prevedibili conseguenze sulla qualità dell’assistenza.
«Ma i medici del Servizio sanitario nazionale - conclude Lusenti - non si arrenderanno ad una politica ostile che immagina il lavoro dei medici nelle corsie degli ospedali come un ozioso passatempo burocratico, che immagina i medici come sadici macellai, che crede di governare un mondo complesso come quello della sanità con norme inique e contraddittorie».
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