ROMA - Nel nostro Paese circa il 14% delle coppie in età fertile ha difficoltà a ottenere una gravidanza e nel 2007 più di 50mila coppie italiane si sono rivolte a centri di Procreazione medicalmente assistita (Pma) per poter coronare il loro sogno di diventare genitori. In molti ci sono riusciti, perché la medicina e la scienza hanno fatto grandi passi in questo campo e offrono oggi molte possibilità a coppie altrimenti destinate a non avere figli.
Tra i Centri più importanti d’Italia c’è quello di Pma presso la Clinica Nuova Villa Claudia a Roma, diretto da pochi mesi dal dottor Angelo Tocci (responsabile del gruppo Donnamed), ginecologo specializzato in medicina della riproduzione.
Le tecniche di Pma – spiegano dall’entourage del Professore - si dividono in tecniche a bassa e alta tecnologia. L’inseminazione intrauterina è una metodica semplice e a bassa invasività ed è l’unica in cui la fecondazione dell’ovocita avviene nel corpo della donna, nelle tube. Questo tipo di procedura prevede il trattamento in laboratorio del liquido seminale del partner per selezionare gli spermatozoi con caratteristiche migliori eliminando allo stesso tempo sostanze contenute nel liquido seminale stesso che ridurrebbero il successo della tecnica. Dopo questo trattamento gli spermatozoi vengono iniettati nell’utero della partner femminile attraverso un piccolo catetere durante l’ovulazione.
I principali studi scientifici suggeriscono di provare fino a tre inseminazioni intrauterine nelle coppie che abbiano le caratteristiche iniziali idonee; dopo tre tentativi senza ottenimento di gravidanza, si suggerisce alla coppia di procedere con le tecniche di secondo livello: la fertilizzazione in vitro e trasferimento embrionale o la iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo. Esse hanno una percentuale di successo più elevata rispetto alla inseminazione intrauterina e in questi casi la fecondazione non avviene nel corpo della donna ma in laboratorio, grazie alle moderne tecnologie; l’embrione sviluppato in laboratorio e viene trasferito dopo 2-3 giorni nell’utero della donna attraverso un piccolo catetere. Il nuovo centro di Procreazione medicalmente assistita, diretto dal professor Tocci, ha l’obiettivo primario di offrire ai pazienti il massimo in termini di serietà e di competenza medico-biologica in materia di riproduzione umana. Il gruppo Donnamed è anche attivo anche nel campo della ricerca scientifica con particolare attenzione ai difetti di impianto, alla poliabortività, alla ridotta riserva ovarica e alle cellule staminali.
In Italia le tecniche di Pma sono regolate dalla legge 40 del 2004. Chiunque manipoli gameti umani (ovocita femminile e spermatozoo maschile) ai fini di erogare tecniche di Procreazione assistita (inseminazione semplice, Fivet o Icsi) deve essere inserito nella lista dei Centri autorizzati, consultabile sul web, all’indirizzo http://www.iss.it/rpma. È inoltre necessaria una preliminare autorizzazione regionale.
www.donnamed.it
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