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Ccm con 19 milioni per le Regioni



Approvato il Programma 2009
29/7/2009 12:28
ROMA - Approvato il programma annuale di attività per il 2009 del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm). Così come previsto dal dm di approvazione dell’8 luglio 2009, (attualmente in fase di registrazione), il programma di quest’anno sarà prioritariamente dedicato al sostegno del Piano nazionale della prevenzione (Pnp) e del programma Guadagnare salute, nonché al supporto di progetti strategici di interesse nazionale.
Della somma disponibile per il 2009, pari a 19.570.011,00 di euro, circa il 60% del totale (ovvero 11.220.011 di euro) verrà indirizzato alle attività di sostegno alle Regioni per la realizzazione delle attività previste dal Piano nazionale della prevenzione e a Guadagnare salute, mentre 3.750.000 di euro saranno dedicati al supporto di progetti strategici di interesse nazionale. Una quota pari a 4.600.000 di euro, infine, è destinata alle azioni centrali (funzionamento, attività e personale). Linee di attività del programma Ccm 2009 Il Pnp 2010-2012 è in via di definitiva approvazione a livello tecnico. Il programma Ccm 2009 mutua la struttura del nuovo piano, individuando, oltre alla sorveglianza epidemiologica, le stesse aree di intervento: prevenzione universale, medicina predittiva, prevenzione nelle persone a rischio, prevenzione delle complicanze e recidive di malattia. In queste aree i progetti che danno attuazione al programma dovranno basarsi su evidenze scientifiche e garantire la loro trasferibilità sul territorio in coerenza col mandato istituzionale del Ccm. All’ambito dei progetti strategici di interesse nazionale afferiscono, invece, linee progettuali – coerenti con la missione del Ccm - non direttamente riferibili al sostegno al Pnp e a Guadagnare salute. Innovazioni procedurali Il programma Ccm 2009, trasmesso ufficialmente alle Regioni il 15 luglio 2009, introduce importanti novità di carattere non solo contenutistico ma anche procedurale. In questo senso viene segnalata la necessità di rendere più trasparente il ruolo svolto dalle Regioni nella realizzazione concreta del programma. Fino al 2008, qualsiasi Soggetto interessato (strutture del Ssn, Sanità militare, Istituti zooprofilattici sperimentali, Università, Istituti di ricovero e cura scientifici e ogni altro Ente/Istituto/Fondazione/Ong/Associazione/Società scientifica/Agenzia internazionale/Società di consulenza, pubblica o privata) ha potuto proporre direttamente applicazioni al programma Ccm. Con la programmazione avviata, invece, le Regioni (a seconda dei casi, singolarmente o in gruppo) sono chiamate a raccogliere e sottoporre al Direttore operativo del Ccm le proposte di progetto per il 2009. Nell’elaborazione delle proposte possono essere coinvolte strutture facenti capo a Ssn, Regioni medesime, Iss, Ispesl, Agenas, Sanità militare, Istituti zooprofilattici sperimentali, Università e Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e anche enti, istituti, fondazioni, Ong, associazioni, società scientifiche, agenzie internazionali, società di consulenza, pubblici o privati, le cui attività abbiano pertinenza con la progettualità prescelta. Ogni Soggetto eventualmente interessato e diverso dalle Regioni, può, dunque, presentare proposte di progetti solo previo avallo della/e Regione/i. Come le Regioni, anche Iss, Ispesl e Agenas possono presentare autonomamente proposte di progetto. Tempistica Le proposte di progetto avanzate da Regioni, Iss, Ispesl e Agenas, redatte sotto forma di lettera d’intenti e la relativa nota ufficiale di trasmissione, devono essere inviate entro e non oltre il 15 settembre 2009 a entrambi i seguenti indirizzi di posta elettronica: s.mele@sanita.it, d.paramatti@sanita.it. Il Comitato scientifico del Ccm valuta le lettere d’intenti il Direttore operativo comunica tempestivamente l’esito della valutazione ai soggetti proponenti e all’Ente responsabile dell’esecuzione, ove diverso ai Soggetti proponenti che hanno inviato lettere d’intenti valutate positivamente viene richiesta la stesura del progetto esecutivo, secondo il formato standard Ccm i progetti esecutivi devono essere trasmessi al Ccm entro il 20 ottobre 2009 il Comitato scientifico del Ccm esamina e approva i progetti esecutivi ritenuti idonei entro il 31 ottobre 2009. Che cos'è il Ccm Il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) è un organismo di coordinamento tra il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e le Regioni per le attività di sorveglianza, prevenzione e risposta tempestiva alle emergenze. È stato istituito con la Legge 138 del 26 maggio 2004 e il Decreto del Ministro della salute dell’1 luglio 2004, modificato dal Decreto del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali del 18 settembre 2008, ne ha definito l’organizzazione. In questi anni il Ccm ha costruito un profilo identitario che lo colloca come un organismo unico nel panorama della sanità pubblica italiana, caratterizzato da: una missione esplicita: più prevenzione nel Paese e nella pratica del Ssn attraverso strategie e interventi la cui efficacia è dimostrata da solidi dati scientifici; una modalità di lavoro per progetti, con obiettivi, procedure, responsabilità, risorse e tempi di realizzazione definiti; la sistematica promozione del confronto all’interno dei suoi organi collegiali consultivi, e la cooperazione con i tavoli tecnici delle Regioni; un’appropriata collocazione nel panorama della sanità pubblica, che consente di connettere l’attività per progetti a quella istituzionale, collegando l’azione del sistema sanitario ai grandi network internazionali. Il Ccm opera ponendo attenzione alla coesione e all’equità, perché siano assicurate, in tutte le Regioni italiane, per tutti i cittadini, in ogni strato sociale, uguali possibilità di accesso agli interventi di prevenzione. Il Ccm opera creando ponti tra il mondo della ricerca e le strutture sanitarie e tra le esperienze migliori e le realtà ancora in crescita, attivando partnership istituzionali e collaborazioni professionali: costruisce così la rete della prevenzione in Italia. In questo modo, il Ccm si propone come un nuovo soggetto della sanità pubblica, adeguato al processo di regionalizzazione innescato dalla riforma del Titolo V della Costituzione. Il Ccm ha l’obiettivo di ottimizzare i piani e le azioni prioritarie per la sanità pubblica del Paese, integrandosi con le attività già presenti. Dal 2004, anno della sua istituzione, sono stati stipulati oltre 200 accordi, relativi a sette aree di attività (sorveglianza, prevenzione e controllo; sostegno al Piano nazionale di prevenzione; sostegno al programma "Guadagnare salute"; emergenze; comunicazione e documentazione; socio-assistenziale; ambiente) che hanno coinvolto tutte le Regioni e buona parte delle istituzioni della sanità pubblica. A questi si aggiungono altri 66 accordi afferenti al programma Ccm 2008. Ad oggi, quasi tutte le aziende sanitarie territoriali italiane partecipano a qualche attività del Ccm, così come oltre 500 dei circa 770 ospedali. Si tratta di un percorso che vede l'adesione di diverse migliaia di operatori sanitari, mentre almeno 5000 medici di medicina generale hanno usufruito di momenti di formazione dedicati. Anche molte centinaia di medici specialisti contribuiscono alle attività del Ccm, sia con la partecipazione ai numerosi gruppi di lavoro nazionali, sia nel sostegno delle attività regionali. www.ccm-network.it di Mario Perrino



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