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Dermatite atopica, corticosteroidi non consigliati su viso e collo



Primecrolimus da un trattamento reattivo a uno precoce
29/7/2009 12:10
RIMINI - Benefici di un trattamento precoce e proattivo per la dermatite atopica, malattia che è stata tradizionalmente trattata in modo reattivo, cioè con l'impiego di farmaci sintomatici, quali i corticosteroidi per uso topico, per la gestione delle riacutizzazioni periodiche. La Società italiana di dermatologia pediatrica, presidetuta da Carlo Gelmetti, pubblica un testo sul proprio sito Internet, in cui si descrive il quadro patologico della DA, caratterizzato da pelle anormalmente secca, pruriginosa e infiammata, è facilmente passibile di escoriazioni e sanguinamento da grattamento. Tuttavia, il ricorso ai corticosteroidi non è sempre consigliabile, specie in alcune aree, come il viso e il collo, dove la cute è più delicata. Oggi con l'impiego topico di pimecrolimus, in crema all'1%, lo specialista ha l"opportunità di passare da un trattamento reattivo a uno precoce proattivo, in grado di controllare la malattia.
Gli studi più recenti. I risultati di due trial clinici associati, "Pimecrolimus in Eczema: Prevention of Progression (Pep)", dimostrano, infatti, che l'intervento con pimecrolimus, ai primi segni o sintomi della malattia, consente di ridurre il numero e la gravità delle riacutizzazioni, sia nei bambini che negli adulti. I due studi della durata di 26 settimane, multicentrici, in doppio cieco, controllati verso placebo, hanno preso rispettivamente in esame: 521 bambini e adolescenti (età compresa tra 2 e 17 anni) e 543 adulti (di età superiore ai 18 anni), con un'anamnesi di dermatite atopica di grado da lieve a moderato. Le riacutizzazioni sono state definite come un peggioramento dei sintomi, tale da richiedere l'impiego dei corticosteroidi topici, nonostante il trattamento in studio. Risultati nella popolazione adulta. Il numero medio di riacutizzazioni si è ridotto del 30% nel gruppo trattato con pimecrolimus a confronto con il gruppo placebo (0,97 vs. 1,39). Inoltre, nei soggetti in terapia con pimecrolimus, il tempo medio alla prima riacutizzazione è stato di oltre 190 giorni, contro i 67 giorni dei pazienti trattati con placebo. Nei pazienti trattati con pimecrolimus, ai primi segni e sintomi, si è ridotto l'utilizzo dei corticosteroidi per uso topico del 21%, con una durata media di 17,7 giorni d'impiego vs. i 22,5 giorni dei pazienti trattati con il solo veicolo. Il gruppo pimecrolimus, inoltre, ha richiesto il 30% in meno di visite di controllo aggiuntive (non programmate dallo studio), rispetto al gruppo placebo (156 vs. 233 visite). Controllo della dermatite atopica. Questi dati clinici dimostrano che pimecrolimus è più efficace quando è utilizzato in modo precoce e proattivo, impedendo nella maggioranza dei pazienti l'evoluzione della malattia alle fasi più gravi. Il trattamento precoce e intermittente fornisce nel lungo termine il controllo della dermatite atopica; inoltre tale approccio terapeutico consente al dermatologo di ridurre l'uso di corticosteroidi per uso topico, riservandoli esclusivamente alle fasi più gravi della malattia. Farmacologia e sicurezza. Pimecrolimus appartiene alla classe degli inibitori della calcineurina ed è caratterizzato da un meccanismo di azione selettivo, che riduce la sintomatologia infiammatoria della dermatite atopica. La formulazione in crema all'1%, per uso topico, è un trattamento efficace per la gestione dell'eczema di grado da lieve a moderato, con un profilo di sicurezza favorevole. È l'unica crema non steroidea approvata per il trattamento a breve termine, e intermittente a lungo termine. di Mario Perrino



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